Salutio
E' certo che il toponimo Salutio non si possa disgiungere dal Santo titolare della Pieve di Salutio. Risulta, infatti, da ricerche e studi fatti da esperti, che l'attuale nome possa essere una evoluzione o storpiatura del nome del martire cui la Pieve è dedicata: S. Eleuterio, da cui S. Luterio, S. Lutio e quindi Salutio. Il paese e il fiume che scorre nel suo territorio fino alla confluenza con l'Arno, portano lo stesso nome e si trovano su una valle, una delle poche traverse ripetto al corso dello stesso Arno, poco dopo l'abitato di Rassina. Esso, il paese, è adagiato ai piedi della collina del Castello e dominato dalla bella chiesa di origine paleocristiana; longobarda e quindi romanica, dedicata al Santo Eleuterio, martire nell'anno 1027. L'ultimo restauro (1995/96) ha riportato l'interno della Pieve all'antico splendore; degno di nota un crocifisso del '600, "La Trinità" di Michelangelo Vestrucci del 1618, un affresco di scuola fiorentina, due magnifiche tele ed un organo del 1700. Va dato merito alla popolazione, al parroco Don Lido Rossi, alla Soprintendenza del Beni Culturali di Arezzo, al Comune di Castel Focognano, ai vari Enti, se questo ultimo intervento si è potuto realizzare.